Sono un ‘giovane' della politica italiana, ma parlare di Facebook, Twitter e social network di fronte a ragazzi che vanno a scuola oggi mi fa sentire vecchio! Sobrietà e concretezza. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, si è presentato com'è sul palco di "Crescere tra le righe". Protagonista della tavola rotonda "La citadinanza e il digitale, diario di un sindaco" ha proseguito analizzando il su rapporto con le nuove tecnologie.
"Internet e i social network hanno consentito alla politica di cambiare linguaggio, è impensabile usare i messaggi istituzionali anche su Facebook .
Il mondo di internet ha valorizzato il senso di comunità, quando ero ragazzo si temeva potesse isolare, oggi abbiamo scoperto che unisce. La necessità delle persone ora è quello di mettersi in relazione e il social network offre questa opportunità anche se ritengo non possa assolutamente sostituire un abbraccio e il calore dell'amicizia.
La società odierna esige verità.
Un politico che utilizza un social network non può bleffare, non si possono passare solo veline, ma si deve parlare di cose diverse. Penso che la politica possa essere vissuta meglio attraverso l'utilizzo di un social network, perché è uno strumento che può integrare i mezzi di comunicazione convenzionali. A me è servito per fare conoscere come realmente sono, al di là di ciò che veniva passato dai giornali.
Inoltre - ha proseguito il pimo citadino -, va aggiunto che i vecchi strumenti di rappresentanza (partiti, associazioni e sindacati) non sono più importanti come nel passato. I social network possono risultare importantissimi perché possono vincere l'autoreferenzialità e la crisi di rappresentanza di questi anni.
Facebook è in grado di mettere in comunicazione i rappresentanti delle Istituzioni con tutti i cittadini, permettendo di confrontarsi su proposte e opinioni: io la considero una forma di libertà. La capacità di parlare un linguaggio diverso è fondamentale, ma deve essere ricco di contenuti.
Gli slogan sono importanti, ma le nuove generazioni dovranno essere in grado di inserivi sostanza.
La differenza del nostro tempo sarà tra chi ha paura e chi ha coraggio, vi auguro di avere coraggio!"