In questi giorni su scuolachefarete.it, il portale dei docenti italiani promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, si discute di apprendimento e quindi di metodologie di insegnamento. Lo spunto lo ha dato uno dei professori che collabora con il sito, il quale ha posto all’attenzione degli utenti l’“L’apprendimento attivo” di Jerome Liss, un saggio molto chiaro e sintetico sulle metodi da utilizzare per istruire gli studenti.
Ecco un breve estratto dell’articolo:
Il consulente didattico americano ha ottimizzato un sistema educativo dialettico che mira allo sviluppo della creatività e delle predisposizioni individuali degli studenti. E che impiega l’autorità degli insegnanti con modalità varie, alternative e più scientifiche. Liss insegna a “muoversi alternamente tra fatti osservabili e congetture o interpretazione teoriche non osservabili”, seguendo il modello epistemologico del filosofo della scienza Carl Hempel. Nell’analisi dei fatti si utilizzano dei materiali informativi di natura diversa provenienti da più fonti (interviste con esperti, quotidiani, riviste specializzate, filmati, libri non scolastici, giochi di ruolo, laboratori, ecc.).
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