La matematica è già difficile di per sè da studiare, quindi non aiuta che i libri su cui va studiata siano scritti male: parola dell'Accademia della Crusca, che ha stretto un accordo con il Cafre, il Centro di ateneo di formazione e ricerca educativa dell'università di Pisa.
«È nato anche un gruppo di studio misto di sei insegnanti di matematica e sei di italiano di scuola secondaria di primo e secondo grado - spiega Franco Favilli, docente di matematica e direttore del Cafre -. Con loro abbiamo iniziato ad analizzare l'aspetto linguistico di alcune parti di libri di testo di matematica. Che, al 90%, devono essere riscritti per cercare di rendere più facile la lettura e tentare di risolvere il problema del doppio linguaggio, quello che secondo noi confonde soprattutto i giovani e li allontana dalle scienze matematiche».