E’ con profondo dolore e commozione che abbiamo appreso la notizia della scomparsa, questo pomeriggio, di Rita Levi Montalcini.
Un donna tenace che ha dedicato la sua vita intera alla scienza: il premio Nobel per la Medicina nel 1986 ne fu la conferma più grande. Prima donna a essere ammessa all’Accademia Pontificia delle Scienze, ottenne numerosissimi riconoscimenti in Italia e all’estero, come la Medal of Science ricevuta dal Presidente Ronald Regan nel 1987. Membro delle più prestigiose accademie scientifiche mondiali, tra le quali la Royal Society britannica e la National Academy of Sciences americana, nel 2001 fu nominata senatrice a vita della Repubblica Italiana.
E’ proprio con un’enorme passione civile che ha continuato fino all’ultimo le sue battaglie a favore della ricerca e delle pari opportunità. Una particolare attenzione Rita Levi Montalcini l'ha sempre riservata ai giovani e al loro impegno a favore della ricerca scientifica.
Sostenitrice di una cultura intesa come base per costruire una società migliore, ha collaborato con l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori in diverse occasioni: come membro del Comitato Scientifico del concorso “Prova d’autore: leggere per scrivere” nell’anno scolastico 2004-2005 e, in quanto presidente di giuria dell’iniziativa “Giovani, energia del futuro” nel 2007, partecipando alla cerimonia di premiazione congratulandosi con gli studenti.
“I giovani che hanno partecipato al concorso – disse in quell’occasione - sono loro stessi la nostra energia, con la loro capacità di dare nuova energia al nostro sviluppo".
Tutti i suoi messaggi sono sempre stati tesi a sottolineare il ruolo fondamentale dello studio e dell’istruzione nel consolidamento della nostra società.
Perdiamo una personalità straordinaria che con le sue ricerche scientifiche e il suo impegno civile resterà impressa nella storia del nostro Paese.