Si è svolta ieri a Milano la giornata di formazione per i docenti nell'ambito dell'iniziativa speciale "Cultura finanziaria a scuola: per prepararsi a scegliere", realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo.
Un incontro a cui hanno preso parte Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, e Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera, che ha intervistato Giuseppe De Rita, Presidente del Censis.
"La cultura finanziaria è un elemento fondamentale dell’educazione alla cittadinanza - ha detto il Presidente Andrea Ceccherini durante i saluti iniziali - Perchè con l'educazione finanziaria si mettono i giovani in condizione di fare scelte più consapevoli riguardanti il proprio futuro. Solo così saranno padroni dei propri mezzi e cittadini più responsabili".
L'intervendo di Gregorio De Felice è stato un approfondimento sullo spread italiano: un'analisi che ha toccato sia lo spread di crescita che quello di produttività, e che ha dimostrato come investire nella ricerca e nello sviluppo aumenti la produttività delle imprese italiane, nonostante resti necessario un maggior sostegno dalle istituzioni.
Giuseppe De Rita, intervistato da Dario Di Vico, ha ribadito l'importanza della conoscenza in ambito finanziario, anche per le giovani generazioni: "E' un errore pensare che tra finanza e cultura ci sia una divaricazione, uno spread ideologico. Serve avere competenze per le scelte future".
E qui, secondo De Rita, entrano in scena i docenti: "Bisogna appassionare i giovani e dar loro una formazione di qualità che tenga conto delle sfide che la globalizzazione gli offre perchè oggi i giovani vivono un politeismo di esperienze che li porta a pensare, erroneamente, che la finanzia sia una cosa lontana, ma non è così".
"E' questa la sfida dei formatori", conclude De Rita rivolgendosi ai docenti in platea.