Quinto e ultimo appuntamento con il ciclo di incontri "Inspire a generation: still revolutionary", promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori in collaborazione con eni, e rivolto agli studenti nell'ambito del progetto "Il Quotidiano in Classe". Ieri, all'Istituto "Russell-Netwon" di Scandicci, è stato Gian Antonio Stella, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, l'ospite d'onore davanti a una platea di quasi 200 ragazzi.
"Un giornalista scomodo, con la schiena dritti, irriverente ma non irrispettoso", così Andrea Ceccherini, Presidente dell'Osservatorio, ha presentato l'ospite ai ragazzi, spiegando poi l'importanza della lettura critica dei quotidiani a confronto per imparare a destreggiarsi nel mondo dell'informazione. L'incontro si è trasformato subito in una vera e propria lezione di giornalismo: a partire dall'importanza dell'incipit nella scrittura, dove Stella ha scelto esempi bellissimi per i ragazzi, da Dino Buzzati a Gabriel Garcia Marquez, al ruolo delle parole e del linguaggio: "Si deve scrivere con il vocabolario, questa è la regola che vale per i giornalisti e anche per voi - ha detto il giornalista ai ragazzi - perchè le parole sono tutto, sono magia ed è attraverso queste che si impara a capire il giornalismo".
E poi il rapporto tra il giornalismo e i poteri forti: "Un buon giornalista deve avere una dimensione etica e capire che attraverso un articolo può causare molti danni - ha detto Stella - ed è per questo che è meglio lasciar perdere uno scoop che avere un rapporto ambiguo con le proprie fonti". E poi la conclusione sull'importanza della libertà di stampa per chi vuole fare questo mestiere.
Grande entusiasmo da parte dei ragazzi, anche per l'intervento di Marina Zingone, Responsabile del progetto eniscuola.net, che ha parlato di come la tecnologia stia entrando sempre più, ogni giorno, nelle nostre vite e di quali siano le nuove sfide della scuola 2.0.