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venerdì, 21 Giugno 2013 Maturità: Invitare i giovani a immaginare il futuro

Un articolo di Corriere.it riflette sul filo conduttore scelto per le tracce della seconda prova: portare i ragazzi a riflettere concretamente sul futuro

Un bellissimo articolo su Corriere.it che trova un filo conduttore sulle tracce proposte all'esame di maturità durante la seconda prova: portare i giovani a parlare del futuro e a immaginarlo. 

"Invitare i giovani a immaginare il futuro non in astratto ma nella concretezza delle sue possibili articolazioni non è un esercizio che la scuola italiana ha fatto spesso. In genere ha preferito il passato, possibilmente remoto, abbinato a una certa dose di retorica. In questa stagione di esami di maturità sembra però avere cambiato marcia. Anche oggi alla seconda prova, due dei tre temi di lingua straniera proposti agli studenti dei licei linguistici davano l’opportunità di aprire finestre sul mondo che verrà.

Una traccia domandava come sarà il futuro del libro di fronte alla diffusione dell’e-book. Questione complicata per gli editori di tutto il mondo: il libro digitale tende a distruggere, o almeno a modificare nel profondo, un mercato consolidato per crearne uno nuovo, più competitivo e con margini di profitto ridotti per chi pubblica. Nel passaggio ci sono morti e feriti. Questo per dire quanto non fosse facile, per i ragazzi sotto esame, affrontare un tema al quale si applicano da anni – non sempre con successo - strateghi di mercato ed economisti. Un test che però, in positivo, poteva mettere alla prova l’abilità di un diciannovenne nell’affrontare l’innovazione e il suo impatto sulla vita e sul mondo del lavoro. Ottimo per chi punta a fondare una start-up.

Una seconda traccia chiedeva un giudizio sulla globalizzazione, in parziale ritirata dopo lo scoppio della crisi finanziaria, e sulla sua possibile evoluzione. Anche questo un tema del momento sul quale ragionano e si misurano alcune delle menti migliori dell’economia, della politica, dell’imprenditoria e dell’accademia. Argomento però importante da rivolgere a ragazzi che hanno scelto il liceo linguistico perché, si suppone, interessati al mondo, agli intrecci culturali e strutturali tra le diverse regioni del pianeta.

Non che il terzo tema, quello che non si rivolgeva direttamente al futuro, fosse più semplice: definire il concetto di capolavoro letterario ed esemplificarlo applicandolo a un testo della letteratura straniera. Ma se quest’ultimo è argomento più vicino alla didattica tradizionale dei licei italiani, i primi due si sono avventurati con coraggio su terreni meno conosciuti e non scontati. Sarà forse bene che tutta la scuola prenda atto della novità, che la riflessione sul futuro non sia riservata al momento dell’esame di maturità."



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