Pensare globale. Questo il monito che da Bruxelles raggiunge le 4000 università dei 28 Stati per mantenere la propria attrattiva per gli studenti europei e per quelli provenienti da Paesi terzi, in un panorama in continua evoluzione, dove Cina e India sono sempre più competitive.
La Commissione Europea lancia una nuova strategia che punta a dotare gli studenti universitari Ue degli strumenti necessari a lavorare in qualsiasi parte del mondo e affinché il Vecchio Continente mantenga il suo appeal.
A questo scopo l’esecutivo Ue ricorda anche il programma Erasmus+, in applicazione a partire dal primo gennaio 2014, che raggrupperà tutti i programmi internazionali esistenti per aumentarne le sinergie. Oltre 400 milioni di euro saranno destinati ogni anno per sostenere la mobilità e la cooperazione tra le università europee ed i loro partner in tutto il mondo. E' vero che l'Europa continua ad attrarre tanti studenti stranieri, ma il sistema è in rapida evoluzione e si prevede che il numero degli studenti nel mondo si quadruplicherà, passando dai 100milioni del 2000 a 400milioni nel 2030, con una crescita molto forte in Asia e America Latina.