La riforma digitale è stata rimandata di un anno e il registro di classe cartaceo è tornato, anche se probabilmente non era mai andato via, sulle cattedre della maggior parte delle scuole italiane. Tutto questo perché molte scuole non sono riuscite ad attivare il registro online o semplicemente perché alcune aree hanno una connessione Internet che ancora non consente di gestire un aumento di traffico dati, traffico che inevitabilmente la riforma digitale comporta. Non mancano però le scuole che si stanno già cimentando con la novità del registro online, con gli intoppi che, come tutte le sperimentazioni, sono all’ordine del giorno. Il maggior problema pare essere proprio la connessione: l’accesso simultaneo di più soggetti (scuola e famiglie) per aggiornare o visionare tutti i dati presenti in questi programmi (gestiti società esterne) come voti, assenze, ritardi, note e varie comunicazioni rischia di mandare in tilt il sistema. Appare più complicata l’introduzione della firma digitale soprattutto per gli elevati costi che ogni scuola deve sostenere per munire ciascun docente di un kit pertanto anche nelle scuole dove viene adottato il registro online resta la firma del docente secondo le vecchie modalità cartacee.
Tutte le scuole sono state “rimandate” a settembre 2014: speriamo che nel corso di quest’anno scolastico possano “studiare” e arrivare preparate per la riforma digitale!