Nei mesi scorsi sono emersi dati allarmanti in merito alla digitalizzazione delle scuole europee: il 60 per cento dei bambini (età media 9 anni) frequenta scuole prive della tecnologia digitale moderna, scuole che non sono dotate di banda larga veloce, che non hanno un sito web o un “banalissimo” indirizzo di posta elettronica; solo una parte dei giovani (età media 16 anni) frequenta una scuola secondaria “digitalizzata” mentre un buon 20 per cento degli studenti non ha mai, o quasi mai, usato un pc durante una lezione. Una percentuale che si aggira intorno al 70 per cento degli studenti europei non ha mai avuto a che fare con libri di testo digitali o sistemi broadcast e podcast. Inoltre la maggior parte degli insegnanti non si considera assolutamente competente e pertanto in grado di insegnare ai propri alunni “metodi digitali”.
Alla luce di questi risultati, che hanno messo in evidenza un certo deficit del sistema educativo digitale, appare inevitabile l’intervento messo in atto dall’Unione Europea per sostenere e sviluppare le competenze digitali nelle scuole e nelle università, evitando che alcuni paesi prendano il largo rispetto ad altri.
È nato per questo motivo il piano Opening up Education, un piano che cercherà di favorire le competenze digitali in tutti i paesi europei, cercando di strizzare un occhio anche a tutti quei posti di lavoro che tra qualche anno non potranno più fare a meno della tecnologia ditale moderna. Grazie a questo piano è stato creato un sito internet che permette a studenti e insegnati sia delle scuole superiori che dell’università di attingere liberamente a tutte le risorse educative in esso contenute.
Fonte lastampa.it