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mercoledì, 09 Ottobre 2013 "I giornali di carta non spariranno": Schmidt parla agli studenti

Andrea Ceccherini: "Oggi vogliamo continuare, anche sulla rete, una sfida che ci sta a cuore: allenare lo spirito critico dei più' giovani per renderli domani cittadini più liberi, e uomini più padroni di se stessi.”

“Dopo aver ospitato nel Maggio scorso a Bagnaia i direttori del The New York Times e del The Wall Street Journal, Jill Abramson e Gerard Baker, - ha dichiarato Andrea Ceccherini Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori nel corso del suo intervento - per approfondire insieme a loro il concetto di informazione di qualità, e come si distingua dal resto della comunicazione, oggi vogliamo continuare, anche sulla rete, una sfida che ci sta a cuore : allenare lo spirito critico dei più' giovani per renderli domani cittadini più liberi, e uomini più' padroni di se stessi.”
“Educare il senso critico e stare al passo con i tempi –
ha continuato Ceccherini - oggi vuol dire lanciarsi in una nuova sfida : aiutare i giovani a distinguere il giornalismo di qualità dal resto dell'informazione, infatti, oggi, quando un ragazzo, va su google o su un qualsiasi altro motore, e avvia una ricerca, digitando una parola, si aprono migliaia di pagine e decine di migliaia di fonti dinanzi a lui.

Ma quel ragazzo e' solo, e' solo a navigare in un "mare magnum", quello della rete, in cui non conosce porti sicuri in cui poter gettare l'ancora.
E così, la sua navigazione si fa più' difficile, perché a quel ragazzo mancano quei punti di riferimento necessari ad orientarsi. La nostra sfida sta tutta qui, sta nel tentare di dargli qualche punto di riferimento in più, una bussola, affinché quel mare tempestoso della rete non lo travolga e non lo faccia naufragare.

Vogliamo allenarlo a distinguere – ha concluso Ceccherini -  come le fonti non siano tutte uguali, non siano tutte da considerare allo stesso modo, ma ve ne siano, al contrario, alcune più' credibili e autorevoli di altre: quelle garantite dai marchi del giornalismo di qualità.

E' per questo che abbiamo deciso di dedicare un ciclo di incontri a questa causa, un ciclo di incontri, che rincorre l'ambizione di non lasciare quel giovane solo, senza punti di riferimento, senza bussola, nella sua navigazione nella rete.
Un ciclo di incontri, che vorremmo ci aiutasse ad ispirare un nostro nuovo progetto, da affiancare al Quotidiano in Classe, per proseguire, anche sulla rete quell’allenamento dello spirito critico che fa il cittadino più libero e la democrazia più forte
.”

Sono queste le parole che Ceccherini ha rivolto al presidente Esecutivo di Google Eric Schmidt, oggi (ieri per chi legge) a Roma, ospite dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori del ciclo di appuntamenti: “Tra Giovani, web ed informazione di qualità”.

Il capo del più grande motore di ricerca mondiale, che si è confrontato con oltre 500 studenti che partecipano al progetto “Il Quotidiano in Classe” promosso ormai da 13 anni dall’Osservatorio Permanente Giovani–Editori,

Schmidt ha accettato l’invito rivoltogli da Andrea Ceccherini per aprire questo ciclo di appuntamenti che vedrà partecipare altri grandi big del mondo dell’informazione e della rete per permettere all’Osservatorio Permanente Giovani-Editori di raccogliere spunti, stimoli e ispirazioni utili a mettere a punto il format di un nuovo progetto che consenta ai giovani ad allenare il proprio spirito critico sulla rete, distinguendo il giornalismo di qualità dal resto dell’informazione disponibile.

Un progetto, che una volta messo a punto, si affiancherà a “Il Quotidiano in Classe” per proseguire in quell’opera di consolidamento del senso critico dei più giovani e del loro senso civico.

Rispondendo alle domande del moderatore, Eric Schmidt ha detto la coscienza critica e l'attenzione verso l'informazione sono fattori fondamentali per il mondo.
Mi immagino che le persone che sono qui (rivolto ai giovani in sala), sono più avanti rispetto a me. Pensate sempre a quello che fate. Fate sempre verifiche, non usate una sola fonte, non credete a tutto quello che vedete e leggete. Non dovete credere che tutto quello che è sulla rete sia vero, questo è il principale consiglio che vi do.

La prima cosa da dire è che uso sempre Google che ha un ordine che appare, e che è abbastanza preciso, ma mai perfetto. Spesso c'e' chi manda segnalazioni, ma tante volte ci sono persone che cercano di manipolare. Voi avete il potere di verificare e controllare. Per quanto riguarda i marchi, questi contano sempre di più. Ci si può affidare ai quotidiani principali, ma se poi vi è una differenza di opinione allora si può fare una verifica ulteriore.

Non sono d'accordo sul fatto che prima o poi i giornali cartacei spariranno. Continueremo ad aver molta carta stampata, le testate avranno comunque più contenuti on-line, ma voi sarete più attenti.

In questo caso la somma delle voci ci porta alla verità. Purtroppo ci sono tante persone che sono credulone. Il primo che dice una cosa riesce a controllare le vostre menti, ed è per questo che i politici parlano molto. Noi siamo portati a credere alla prima cosa che sentiamo, ma il buon giornalismo è invece un altro, quello di verificare. In America c'e' la corsa a dare per primi la notizia, magari poi è tutto falso”.

L’incontro, condotto dal giornalista di Sky Emilio Carelli, è stato caratterizzato da un fiume di domande rivolte dai giovani presenti in sala a Schmidt su temi diversi come: la rete, Google, l’informazione sul web, ma anche sulle opportunità che questo può offrire da un punto di vista lavorativo e di prospettive future.



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