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martedì, 22 Luglio 2014 All’Università Bicocca di Milano vanno online le pagelle dei docenti

Per una volta sono loro ad essere messi sotto esame dagli studenti: puntualità, capacità e organizzazione

Da quest’anno le opinioni degli studenti sui propri docenti vengono messe online; succede all’Università Bicocca di Milano dove gli studenti hanno avuto la possibilità di esprimere un giudizio sui propri insegnanti attraverso la compilazione di un questionario a crocette (Questionario della Valutazione della Didattica). L’Università Bicocca non è certo la prima ad adottare questo metodo, nato negli anni ’70 a Bologna, ma la messa online dei risultati è un’assoluta novità (prenderà avvio il prossimo novembre). Le valutazioni dei docenti sono state rese obbligatorie dal Miur nel 1999; nelle università di Genova, di RomaTre e della Statale di Milano è prassi ormai di routine.

I pareri degli studenti sulla puntualità dei docenti, sulla loro capacità di spiegare in modo chiaro, sulla disponibilità a ripetere sono stati fino ad oggi “segreti”, ne erano a conoscenza solo i presidi di facoltà. Fino a ieri eventuali criticità venivano discusse dai presidi solo con i diretti interessati, salvaguardando l’anonimato, ora tutti potranno vedere e condividere le opinioni espresse. Sarà data molta attenzione all’attività svolta dai docenti, così che anche loro possano in un certo senso finire sotto esame ed essere, a fine corso, promossi o bocciati. A Padova, lo scorso anno, due docenti esterni non ottenuto il rinnovo del il contratto: il giudizio negativo espresso dagli universitari è stato decisivo. Sarà data la possibilità anche ai non frequenti di compilare i questionari (sarà solo minore il numero delle domande).

L’iniziativa è nata con l’obiettivo di migliorare programmi e modalità d’insegnamento, proprio avvalendosi dei suggerimenti provenienti dagli studenti. Paolo Cherubini, prorettore alla didattica dell’Università di Milano-Bicocca, spiega il perché di quest’operazione: “per il nostro Ateneo è strategico tracciare alcuni indicatori che possano contribuire al monitoraggio del buon andamento delle attività formative, per costruire un percorso di studio che tenga conto delle caratteristiche, delle richieste e delle sollecitazioni che arrivano dai nostri studenti. Dalla prima tornata di rilevazioni (100mila i questionari raccolti a febbraio) abbiamo già notato miglioramenti in un range tra i 3 e i 7 punti percentuali su diversi aspetti della didattica”.

Fonte corriere.it



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