Ormai mancano davvero pochi giorni alla ripresa della scuola, per lo meno di quelle che l’8 settembre riapriranno le aule ai propri studenti. In questo periodo, con il ricordo della vacanze sempre più lontano torna in auge il solito tormento: i compiti delle vacanze, soprattutto perché è spesso proprio negli ultimi giorni di vacanze che ci si affanna nell’esecuzione. Quello dei “compiti della vacanze” è un argomento molto dibattuto che vede spesso come antagonisti docenti e famiglie. Di recente anche il Blog “Scuole di Vita” del corriere.it si è occupato dell’argomento approfondendo pro e contro di questa spada di Damocle che ogni estate affligge gli studenti che vedono le vacanze come un momento per pensare a tutto tranne che ai compiti delle vacanze!
Le vacanze degli studenti italiani sono molto lunghe ed è questo spesso il motivo principale per cui sono da considerarsi un “male necessario”. Molti genitori sono contrari ai compiti delle vacanze perché li considerano un problema per l’organizzazione delle vacanze, un problema in realtà facilmente risolvibile stabilendo tempi e modi in accordo con i propri figli. Libri e quaderni, quando la famiglia trascorre un certo periodo fuori casa, dovrebbero finire in valigia. Gli studenti devono staccare dalla routine dello studio per almeno tre settimane per cui l’esecuzione dei compiti possono iniziare verso la seconda settimana di luglio o anche più tardi, a seconda della quantità. Gli studenti della scuola primaria possono cominciare più tardi, l’ultima settimana di agosto, ma la mole di lavoro è sempre il punto cardine per la tempistica di svolgimento: non è un segreto che spesso alcuni docenti esagerino un po’ ! Gli studenti più grandi, quelli delle scuole superiori in particolare, dovrebbero essere assolutamente autonomi per cui gli accordi con i genitori possono essere considerati ormai superati. Gli allievi con “giudizio sospeso” avranno avuto un’estate più simile all’autunno perché i debiti vanno saldati e molti di questi sono infatti già rientrati per sostenere le prove.
Volenti o nolenti i compiti delle vacanze restano quindi un “compagno di gioco” imprescindibile per la maggior parte degli studenti italiani con buona pace dei genitori: per superare l’estate senza tragedie ci vuole un po’ di buona volontà da parte di tutti!