L’anno scolastico 2014/2015 è cominciato solo da poche settimane ma già si parla dell’esame di maturità 2015, che vedrà l’abolizione dei tanto temuti membri esterni. Secondo la bozza di legge di stabilità, le commissioni saranno composte solo dal presidente e dai sei commissari interni, ovvero quegli stessi docenti che, nel bene e m ale, hanno seguito lo studente durante tutto l’anno. Quest’importante novità non ha motivazioni di carattere educativo, bensì puramente economiche. La scure della spending review sta guidando il legislatore verso questa decisione.
L’abolizione dei membri esterni, in realtà, non è l’unica novità: a cambiare dovrebbe essere anche la tipologia delle prove d’esame. I 435.152 maturandi che il 17 giugno 2015 si cimenteranno con la prima prova noteranno la maggiore centralità del saggio breve. Anche la prova orale dovrà essere ripensata: bisognerà presentare una “nuova tesina”, un lavoro che dia maggiore spazio alle esperienze nel mondo del lavoro. È lo stesso Ministro Giannini a parlarne: “la tesina dovrà dare un ruolo maggiore alle esperienze nel mondo produttivo o nelle istituzioni culturali”. In merito alle prove scritte il ministro riferisce che queste terranno conto dei nuovi indirizzi e dei nuovi programmi dei licei e degli istituti tecnici e professionali.
La parola d’ordine sembra essere l’alternanza scuola-lavoro, linea guida della nuova riforma. Le esperienze di laboratorio e gli stage aziendali svolti durante l’anno scolastico avranno un maggior valore in sede d’esame. A tal proposito il ministro dice: “la riflessione che abbiamo avviato sulle competenze degli studenti vuole rivisitare sia la didattica nelle classi, che non significa solo digitalizzazione e coding ma anche didattica interattiva, sia il rapporto tra ciò che succede in aula e ciò che accade fuori”.
Fonte corriere.it