Il futuro della didattica si tinge sempre più di tecnologia: addio alle lezioni frontali, pause ogni 10 minuti di lezione, tablet che sostituiscono i libri, lezioni in videoconferenza per gli studenti delle scuole di montagna o delle isole minori. Quella disegnata da “Avanguardie educative”, il progetto che è stato presentato al Salone dell’ educazione dell’orientamento e del lavoro “ABCD+Orientamenti”, in corso a Genova, è una nuova didattica che punta sulla rivoluzione digitale ancora agli albori ma non solo. Gli istituti che hanno aderito al progetto hanno degli spazi meglio organizzati e meglio sfruttati, ogni 10 minuti di lezione i ragazzi possono prendersi una pausa, i tablet sono usati al posto dei libri di testo (il materiale didattico è in rete). In molti casi è stata scelta la didattica capovolta al posto delle lezioni frontali: a scuola attività collettive, laboratori, ricerche con la guida dell’insegnante, a casa si studia ciò che è emerso da quanto fatto a scuola e in gruppo.
Sono stati presentati poi due modelli didattici realizzati appositamente per le piccole scuole di montagna e per quelle delle isole minori. Il maestro sarà un maestro innovativo, moderno che potrà fare lezione in videoconferenza, quasi fosse un maestro virtuale. Sono tanti gli studenti ad andare a scuole in zone disagiate (900 mila studenti e 1400 gli istituti coinvolti). Il progetto “Piccole scuole crescono”, è un progetto aperto a tutti gli istituti interessati al fine di introdurre formule didattiche innovative in grado di fronteggiare i problemi delle scuole più isolate.
Fonte lastampa.it