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La classe prima M del Liceo Scientifico Arcangelo Scacchi di Bari alla ripresa della scuola sarà una classe decisamente fuori dalla norma; un’aula 3.0 attenderà gli studenti al suono della prima campanella. Al posto dei banchi ci sono dei tavoli modulabili, al posto della lavagna degli schermi interattivi, al posto dei quaderni dei tablet con tastiera. E al posto della classica lezione frontale, abbiamo la «flipped classroom», la «lezione capovolta», con gli studenti che salgono in cattedra rielaborando la lezione del giorno attraverso lavori di gruppo e presentazioni collettive. In questo modo gli studenti vengono coinvolti in prima persona per diventare protagonisti assoluti dell’apprendimento e anche per costringerli a ragionare, a fare collegamenti, a lavorare insieme. L’aula, così tecnologica, è stata donata da un privato, la società informatica Auriga.
“Qui gli alunni potranno imparare con il metodo cooperativo, incentrato non sulla lazione frontale tradizionale ma sul debate, il dibattito”, spiega il preside Giovanni Magistrale, “in pratica i docenti potranno inviare la lezione del giorno successivo ai ragazzi già nel pomeriggio, chiedendo loro di ragionarci e di arrivare a scuola con idee e spunti per riflettere insieme su quell'argomento”. «L’obiettivo è che siano loro a confezionare le lezioni - sintetizza il preside - In inglese questo si chiama flipped classroom, lezione capovolta”. L’aula è studiata anche per potenziare l’esperienza scolastica: i colori dei muri, rosso e blu, avrebbero effetti positivi sull’apprendimento. I 28 alunni della prima M stanno creando un precedente. Stanno dando vita alla prima «sezione 3.0» del liceo: l’anno prossimo sarà la scuola a continuare l’investimento avviato da Auriga, garantendo la possibilità anche a un’altra prima di continuare il percorso digitale.
Fonte corriere.it
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