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martedì, 24 Novembre 2015 Gli studenti e gli scambi internazionali

Sempre di più gli studenti che vi partecipano, meta preferita: ovviamente gli Stati Uniti

Sono sempre di più gli studenti che decidono di partecipare ad un’esperienza di scambio internazionale. Meta prediletta nell’ambito di questi programmi sono soprattutto gli Stati Uniti (64% degli studenti). Il 16% degli studenti sceglie invece come meta Inghilterra e Irlanda, seguite dalla Germania (7% dei casi), dall’Oceania (nel 3% dei casi). Fanalino di coda l’Asia (nel 2% dei casi) e l’Africa  che viene scelta solo nell’1% dei casi.  L’Italia invece viene scelta soprattutto dagli studenti tedeschi, che sono circa il 27%, a seguire, con il 19% i ragazzi dell’America Latina e degli Stati Uniti con il 14%; i ragazzi provenienti dall’Africa, scelgono l’Italia solo nel 6% dei casi.  Questi dati sono emersi in occasione del convegno internazionale dei direttori di Youth for understanding, provenienti da Cina, Germania, Brasile, Italia e Usa che si sono confrontati su valori, modelli educativi e importanza degli scambi interculturali per i giovani. La cosa più importante è l’aumento degli studenti che decidono di affrontare un’esperienza di studio all’estero.

È evidente come la dimensione dello scambio tra culture, delle competenze comunicative, della familiarità con la diversità linguistica e culturale siano diventate componenti imprescindibili”ha affermato Mario Giacomo Dutto, membro del comitato scientifico Yfu Italia, sezione nata nel 2015 dopo 60 anni che l’organizzazione internazionale no profit opera negli interscambi culturali in oltre 50 Paesi in tutto il mondo. “Il pensare globale è - ha concluso Dutto - la sfida che dobbiamo affrontare per il futuro dei nostri giovani”.  Gli Stati Uniti sono al penultimo posto per numero di studenti che scelgono di andare all’estero (solo l’8%) ma allo stesso tempo sono al primo posto per l’accoglienza dei ragazzi con un 45%, seguiti, ma con un certo distacco dall’Europa (con il suo 19%). Da sottolineare che la Germania da sola copre il 16% dell’accoglienza. L’ultimo posto, in entrambi i casi sia nell’invio che nell’accoglienza degli studenti, tocca sempre all’Africa con un 2-3%. Il primato spetta all’Europa per invio di studenti all’estero con il 24 % dei ragazzi, esclusa la Germania che da sola manda all’estero il 27% dei ragazzi sul totale.  

La presidente di Yuf Italia, Roberta Tresso, ha sollecitato le istituzioni a favorire e appoggiare queste esperienze perché “l’internazionalizzazione dell’intero sistema educativo e formativo italiano è un passaggio fondamentale se non obbligatorio”.  

Fonte lastampa.it

 



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