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lunedì, 16 Maggio 2016 “Good Bank”: ecco il resoconto dell’incontro

Si è tenuto la scorsa settimana ad Arezzo presso l’Istituto Tecnico Commerciale Buonarroti

Lo scorso 10 maggio si è tenuto presso l’Istituto Tecnico Commerciale Buonarroti di Arezzo un incontro che ha visto come protagonisti Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Roberto Nicastro, presidente delle quattro “Good Bank”, nate dalle ceneri delle vecchie Banca dell’Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche, Roberto Bertola, l’Amministratore Delegato di Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e circa un centinaio di studenti provenienti dalle limitrofe scuole aretine. Si è trattato di un incontro “senza rete” e lo stesso presidente Ceccherini si è rivolto agli studenti in apertura con queste parole “siate irriverenti e cercate di andare a fondo in un tema che non merita di rimanere in superficie”. “Abbiamo deciso di dar vita a un’iniziativa concorsuale, perché vogliamo che sia sempre più chiaro che c’è un tema di merito che deve essere centrale», ha spiegato Ceccherini. Nell’ambito del progetto “Il Quotidiano in classe” nasce infatti una nuova iniziativa concorsuale dedicata al tema del risparmio e del bilancio familiare in collaborazione con “Good Bank”.

Una delle prime domande è stata “ma per salvare la banca non era possibile intervenire senza far perdere soldi ai clienti degli istituti?” e la risposta del presidente Nicastro non si è fatta attendere: “Da qualche parte i soldi bisognava prenderli. Si imponeva una scelta a livello politico. Ora però, con il decreto banche oggi ci sono strumento di tutela per obbligazionisti e azionisti, con la possibilità di indennizzi automatici per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro annui o meno di 100mila euro di patrimonio. E in questo senso pensiamo che il 50-60% degli obbligazionisti subordinati possa beneficiare degli indennizzi automatici . Per gli altri resta percorribile la strada dell’arbitrato”. “Da 5 mesi e mezzo – ha detto agli studenti Nicastro – siamo al lavoro in una nuova entità, purtroppo confusa con la vecchia soprattutto nei primi tempi. In questi mesi però i dipendenti si sono gettati a lavorare ventre a terra per far capire che la banca c’è e può tornare a essere quello che era: un riferimento per il territorio. Ora circa 800 famiglie hanno un nuovo mutuo e abbiamo messo a disposizione 1 miliardo di euro in fidi alle piccole imprese».

A partire dal  prossimo anno scolastico docenti e studenti potranno approfondire le tematiche del risparmio e partecipare a un concorso che riguarderà i 4 territori colpiti dalle crisi delle banche di riferimento. Sono previsti , prima della fine dell’anno scolastico, altri 3 incontri: a Ferrara, a Chieti e ad Ancona. Il concorso sarà aperto agli studenti delle scuole secondarie della Toscana (per Banca Etruria), di Ferrara e provincia (CariFerrara), dell’Abruzzo (CariChieti) e delle Marche (Banca Marche).



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