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mercoledì, 30 Agosto 2017 Licei e Istituti Tecnici, diploma in 4 anni

La sperimentazione sarà effettuata all’interno di 100 classi: ecco i tempi per la domanda

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato nelle scorse settimane il decreto per il Piano nazionale di sperimentazione in 100 classi così da ottenere il diploma in quattro anni. Il Piano coinvolgerà Licei e Istituti tecnici (sia statali che paritari). Sono 12 le scuole che hanno sperimentato percorsi quadriennali sulla base di progetti di istituto autorizzati di volta in volta dal ministero. Per valutare meglio l’efficacia della sperimentazione, è  stato previsto un bando nazionale, con criteri comuni per la presentazione dei progetti, per 100 classi sperimentali che partiranno nell’anno scolastico 2018/2019. 

Le scuole interessate potranno fare domanda dall’1 al 30 settembre. Si potrà attivare una sola classe per scuola partecipante. Un’apposita Commissione tecnica valuterà le domande pervenute. Saranno prese in considerazione quelle proposte che sapranno distinguersi per un elevato livello di innovazione, in particolare per quanto riguarda l’articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica, per l’uso della metodologia Clil (lo studio di una disciplina in una lingua straniera), per i processi di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici. 

 

Agli studenti dovrà essere garantito il raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici di apprendimento del percorso di studi scelto. Il tutto entro il quarto anno di studi. L’insegnamento di tutte le discipline sarà garantito anche eventualmente potenziandone l’orario. Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà l’andamento nazionale del Piano di innovazione e predisporrà annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Comitato sarà nominato dal Ministro dell’Istruzione e dovrà individuare le misure di accompagnamento e formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione. A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale. 

Fonte lastampa.it



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