La transizione energetica rappresenta il processo di cambiamento della tecnologia usata per produrre e consumare energia.
Si ritiene che nella storia dell’uomo si siano succedute almeno tre transizioni energetiche: la prima è avvenuta col passaggio dall’energia ottenuta dalla legna a quella ricavata dal carbon fossile, mentre la seconda si è avuta con l’utilizzo massiccio del petrolio. La terza, cui stiamo assistendo attualmente, è costituita dalla graduale sostituzione di fonti energetiche non rinnovabili (petrolio, carbone, gas naturale) con fonti rinnovabili (sole, vento, …), e fa parte della più estesa evoluzione verso economie sostenibili attraverso l'uso di energie alternative, l'adozione di tecniche di risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile. Dal punto di vista ambientale, l’attuale transizione energetica è resa necessaria dal bisogno di ridurre l’emissione di gas serra che stanno alterando il clima della Terra provocando conseguenze talvolta già disastrose.
Ma il passaggio alle energie rinnovabili è essenziale anche da un punto di vista socio-economico, dato che la riduzione delle riserve internazionali di petrolio e di carbone non può che tradursi nel rincaro dell’utilizzo di tali materie prime e, in prospettiva, il loro esaurimento ne implicherà – inevitabilmente - la sostituzione. La transizione energetica dei nostri giorni, quindi, serve anche per ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi.
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