L’Arte non è pura immediatezza. Essa è la capacità di esprimere pensieri, sentimenti, emozioni in un linguaggio che non è verbale ma è simbolico, espressivo e creativo. È trasformazione, è alchimia, è l’abilità di tradurre la propria interiorità in un prodotto simbolico che a sua volta assume forme emotive diverse a seconda della percezione di persone diverse. Essa non può essere ridotta o limitata al perfezionismo come spesso accade, bensì richiede la capacità di emozionarsi e di emozionare le persone che attingono da essa.
L’arte è personale e allo stesso tempo condivisibile, può essere contenitiva o trasgressiva, può rompere gli schemi o costruire ponti; è libertà, flusso creativo di idee, sensibilità, è una corrente che oltrepassa la teoria e inventa nuove modalità di espressione, è ciò che ancora non esiste. Questo mette in luce l’importanza di mantenere un atteggiamento di apertura verso l’arte in modo da accogliere le svariate forme ed espressioni attraverso cui essa deve ancora palesarsi.
La mente è relazionale e per questo l’individualità subisce l’influenza del proprio quadro culturale di riferimento.
La cultura, così come definisce in parte l’individuo, influenza anche l’espressione artistica e di conseguenza l’apprezzamento artistico cioè la capacità di emozionarsi davanti all’arte e la tipologia di artefatti che più di altri raggiungono questo scopo.Ciò fa riflettere sul fatto che l’arte incontra delle regole e dei vincoli culturali che spesso impongono dei limiti entro cui questa può trovare espressione e venire riconosciuta come tale. Per esempio, esprimere attraverso disegni sarcasmo ed ironia non è tollerato in certi Paesi.
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