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giovedì, 04 Aprile 2019 Il talento? Questione di CL@SSE. Edizione 2018/2019

Scopriamo insieme la scheda didattica realizzata nell'ambito della sezione SPORT!

Già nel secolo scorso il poeta Umberto Saba, attraverso una sezione del Canzoniere dedicata al gioco del calcio e con il componimento Goal in particolare, investiva lo sport, e il mondo del pallone nello specifico, del ruolo di erede dell’epica, intesa come spirito in grado di smuovere, riunire e affratellare gruppi numerosi di uomini e donne accomunati dalla stessa passione. Oggi più di ieri, con il tramonto delle ideologie novecentesche specialmente fra i giovani, si rende necessario prestare attenzione allo sport in ambito scolastico ed educativo, superando, da un lato, le resistenze di chi relega questo settore nel limbo della cultura popolare e canalizzando, al tempo stesso, l’entusiasmo di chi lo ama nella direzione dei valori del rispetto dell’avversario, della lealtà e della sana competizione.

In questo senso, interlocutore privilegiato non può non essere il Liceo sportivo, una realtà relativamente nuova ma florida nel panorama scolastico italiano, senza perdere però di vista tutti gli altri indirizzi, nei quali non mancano né gli studenti impegnati in attività a carattere professionistico o amatoriale né la passione verso qualche atleta talentuoso, che in età adolescenziale spesso assume anche il ruolo di riferimento ideologico e comportamentale e dal quale un insegnante può partire per capire e ricostruire un contesto condiviso transgenerazionale.

Individuare un sport che possa catalizzare le attenzioni di un gruppo eterogeneo di allievi, in principio trainati anche solo da una piccola élite di compagni appassionati e praticanti, non è compito semplice; questa responsabilità è infatti affidata al docente che, nelle vesti di accompagnatore-motivatore, supervisionerà il progetto senza condizionare troppo, affinché l’allievo possa imparare facendo ed il prodotto finale paia quasi essersi fatto da sé.

Per queste ragioni la presente scheda intende offrire un percorso didattico flessibile, che pone l’allievo al centro, adattabile a qualsiasi contesto classe e realizzabile anche in forma interdisciplinare; sullo sfondo c’è il rugby, ma è una presenza discreta, una risorsa, non un limite alla creatività di studenti e insegnanti.

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