Un ‘electricity smart meter’ è un contatore di energia ‘intelligente’, ossia un dispositivo che misura la quantità di energia elettrica consumata da una casa, un'azienda o un dispositivo alimentato elettricamente, e trasmette le informazioni al suo ‘proprietario’ per una gestione più efficiente dei consumi energetici.
Il contesto politico e normativo di riferimento L’aumento dell’efficienza energetica rappresenta uno degli obiettivi della Strategia ‘Europa 2020’, il principale documento programmatico oggi adottato nell’ambito dell’Unione Europea. Più specificamente, al fine del conseguimento di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, nell’ambito della Strategia sono stati definiti alcuni obiettivi quantitativi, di cui uno è proprio rappresentato dall’aumento dell’efficienza energetica del 20%, entro il 2020, rispetto ai valori del 1990. Tale obiettivo si traduce, per l’Italia, nella riduzione di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nei consumi di energia primaria, a loro volta pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.
Nel 2014, per concorrere al raggiungimento dell’obiettivo italiano, il Decreto legislativo 102/2014, in recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, ha stabilito un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica, richiedendo, fra l’altro, che l’allora Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (oggi ARERA) predisponesse le specifiche abilitanti dei sistemi di misurazione intelligenti, cui le imprese distributrici, in qualità di esercenti l'attività di misura, sono tenuti ad uniformarsi.
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