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Alfabetizzazione digitale e critica

Alberto Frizzerin,

Spin Off Università degli Studi di Padova    

I cambiamenti nel panorama dei media digitali in riferimento alle Fake News, rendono necessari cambiamenti corrispondenti ai concetti di alfabetizzazione digitale e prima di tutto critica, per consentire a tutti gli studenti che incontriamo di essere consapevoli nell’utilizzo e di poter trovare i mezzi e le competenze di cui necessitano per impegnarsi  efficacemente nella società. 

 Il Parlamento Europeo in una relazione del 25 Marzo 2010 ha evidenziato l’importanza dell’uso delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e dunque la necessità che tutti i cittadini abbiano una buona e fruttuosa competenza in merito all’uso dei nuovi media e delle nuove tecnologie. 

 

E’ importante distinguere l’analfabetismo informatico e quindi, l’incapacità di utilizzare dispositivi come pc, tablet cellulare, dall’analfabetismo digitale, ovvero l’assenza di competenze digitali che consentano un utilizzo responsabile e critico derivante dalle TIC. 

 

Dall'inizio dell’epidemia di COVID-19, l'interesse delle persone, giovani, adulti di diverse fasce d’età, si è orientato verso una connessione Internet stabile, in particolare per i servizi a banda larga, che sono aumentati rapidamente in tutti i paesi europei. A seguito poi delle misure di distanziamento sociale introdotte dagli Stati membri dell'UE per combattere la pandemia di coronavirus la domanda di capacità di internet - per il telelavoro, l'insegnamento a distanza o il tempo libero - è aumentata drasticamente, mettendo tra l’altro a dura prova le reti (Commissione Europea, 2022).

Per evitare la congestione della rete e consentire a tutti di usufruire dell'intrattenimento digitale, la Commissione europea ha invitato gli operatori delle telecomunicazioni e gli utenti a intervenire, [...]. Gli operatori dell'UE indicano, altresì, un aumento della domanda di connettività. [...] (Commissione Europea, 2022). 

Per quale motivo? Forse perché da dopo l’emergenza Covid ancora di più “Tutto ruota intorno al web”. Relazionalità con familiari e amici, lavoro, didattica, acquisti, pagamenti, salute, tempo libero: non esiste ambito di vita degli italiani che non sia permeato dal web. 

Se presumibilmente era già così nel pre Covid-19, l’esperienza traumatica della pandemia ha portato il rapporto con il digitale ad un livello superiore, [...] Con il consolidamento del digitale, è fiquali nito il tempo in cui si pensava che la connessione fissa potesse bastare, a favore della connessione mobile che  via via l’ha quasi integralmente sostituita. 

Chi dispone di linea fissa, pur valutando positivamente il funzionamento della connessione durante Covid-19, è intenzionato a potenziarla nei prossimi mesi per agevolare lo svolgimento in simultanea di più attività. In sintesi, è forte la voglia di attrezzarsi ancora meglio nei prossimi mesi nell’accesso a internet, [...] (Censis, 2021). 

Le nuove tecnologie sfruttate massivamente attraverso i programmi a distanza, nei servizi educativi e scolastici, tanto necessariamente considerate nel periodo del lockdown, sono oggi, invece, criticate e spesso anche rifiutate in nome dell’educazione in presenza, scrive Luciano Tosco (Impresa Sociale, 2021). In effetti, si nota che nonostante la transizione digitale in atto, in particolare in riferimento al nostro Paese, si evidenzia che circa il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale (L’Indipendente, 31 gennaio 2022). 

Ciò cosa significa? Non certo non saper né leggere né scrivere ma che alcune persone non sono in possesso delle abilità necessarie a comprendere appieno e usare le informazioni quotidiane, che abbiamo costantemente che incontriamo.  

Nel dettaglio (secondo i dati dell’indagine Piaac-Ocse del 2019, riportati da Truenumbers), il 5,5%  comprende solo informazioni elementari, contenute all’interno di testi molto brevi, caratterizzati da un vocabolario base. Il 22,2%, invece, si limita alla comprensione di testi misti (sia cartacei che digitali) purché siano molto corti.  È questo uno dei dati peggiori in Europa, che oltre a danneggiare la persona stessa, influisce negativamente sul progresso sociale. 

Un individuo che fa fatica a comprendere un testo cartaceo scritto, ha ancora più problemi se questo è riportato su una pagina web. Un analfabeta funzionale diventa, così, spettatore passivo, che guarda senza recepire e assorbire nessun tipo di informazione utile (L’Indipendente, 31 gennaio 2022). A livello mondiale i giovani e gli adulti che possono essere definiti tali sono 773 milioni. Un dato destinato  certamente a crescere, visto che, a causa della pandemia il 62,3% dei giovani non ha potuto frequentare le lezioni in classe. 

E non solo: il parallelismo e la correlazione con l’analfabetismo funzionale sono determinanti. Non è un caso, infatti, che si sia in presenza di un aumento dell’analfabetismo funzionale, che un dato recente indica si assesti intorno al 50% della popolazione italiana. 

L’analfabetismo funzionale può essere considerato anche un fenomeno correlato strettamente all’analfabetismo digitale, a tal punto che un intervento specifico di alfabetizzazione digitale deve necessariamente comprendere anche l’area della literacy funzionale. Di questo passo un così forte analfabetismo funzionale e critico negli adulti (e nei giovani) determina un ostacolo culturale considerevole nell’approccio all’apprendimento di una nuova grammatica e di nuovi strumenti, perché costituisce di fatto un approccio al digitale prevalentemente passivo e da spettatore non consapevole (Agenda Digitale, 2014-2022) e in cui possono dilagare le fake news o meglio, la disinformazione e la misinformazione che già viaggiano a tutti i livelli, anche del nel web.

Inoltre, una recente indagine del MIUR  afferma che gli studenti italiani che usano il WEB dimostrano di non saper pianificare bene il lavoro da svolgere e di non saper selezionare e identificare le corrette informazioni o l’attendibilità delle fonti. Nonostante gli studenti di oggi siano considerati “nativi digitali” emerge comunque una difficoltà nel saper impiegare gli strumenti digitali in modo funzionale sia allo sviluppo e all’arricchimento di conoscenze sia alla formazione di un pensiero critico.

E dunque quale miglior e più opportuno luogo della Scuola per un' alfabetizzazione critica come approccio scolastico e interdisciplinare all'insegnamento, che incoraggi gli studenti a sfidare ciò che leggono ponendo domande critiche, per esplorare i testi e il materiale didattico audio e video, secondo diverse e arricchenti prospettive e dialogando su di esse? 

Tuttavia la scuola da sola non può bastare: anche la famiglia ha un ruolo chiave nella formazione dei bambini e dei giovani e potrebbe fare la differenza spronandoli, ad esempio, alla lettura individuale, o ad alta voce, che attiva maggiormente la mente e la stimola al pensare. Invece, sempre più spesso, le persone si ritrovano a “rincorrere i propri guai” e arrivati a casa risulta più comodo “rilassarsi” di fronte ad un qualsivoglia schermo: smartphone, tablet o TV, che potrà più facilmente distrarre dal costruire un alfabetismo funzionale e di pensiero, anche critico. Ecco che ci si ritroverà a rispondere istintivamente a qualsivoglia ingestione di notizie, spesso emotivamente attivanti, che portano con sé sempre una generalizzazione di opinioni e spesso un semplicistico approfondimento delle notizie stesse.  

Come poter agire? 

 

Obiettivi:

L’obiettivo di questa scheda didattica è quello di permettere ai nostri studenti un utilizzo degli strumenti digitali produttivo ed efficace, al fine di creare uno spirito consapevole e maggiormente critico, e di confronto attivo e non giudicante, che formi dei buoni cittadini per la società futura.

 

Metodologia:

  1. Brainstorming 

Questa attività, è  molto utile in quanto permetterà allo studente di focalizzare la sua attenzione sul tema permettendogli di recuperare le informazioni che già possiede e le esperienze già maturate.

Ne consegue che le informazioni che l’insegnante fornirà saranno apprese con maggiore consapevolezza, e saranno favorite da una motivazione intrinseca elevata. La tecnica del brainstorming consente di rievocare i vissuti emotivi e le rappresentazioni sociali e culturali rispetto all’argomento trattato, necessarie ad una condivisione e rielaborazione di gruppo. 

  1. Spiegazione dell’insegnante
  2. Lavoro individuale 
  3. Eventuale lavoro di gruppo
  4. Condivisione, di gruppo, delle informazioni e delle riflessioni relative all’attività svolta

 

Proposta di svolgimento:

  1. Brainstorming:

Il docente chiederà agli studenti di riflettere ed esprimere le loro idee e le loro informazioni partendo da queste domande:



  • Cosa è l’analfabetismo? 
  • e cos'è l'analfabetismo digitale? Mentre quello critico; ne avete mai sentito parlare? Come lo contrastate/contrastiamo?



  1. Il docente spiegherà il significato delle parole chiave e che problemi comportano;

analfabetismo: Condizione di chi è incapace di leggere e scrivere.

analfabetismo digitale: saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) per  il lavoro, il tempo libero e la comunicazione” e soprattutto di utilizzarle “per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”

analfabetismo critico: conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi; scarso senso critico, tendenza a credere ciecamente a tutto ciò che si legge o si sente, incapacità a distinguere le notizie vere da quelle false e a distinguere le fonti attendibili da quelle che non lo sono; pertanto, spesso gli analfabeti funzionali sono anche sostenitori di teorie non ancora confermate dagli studi scientifici. 

 

Secondo Tullio de Mauro per contrastare l’analfabetismo è necessario: [...] rendere alla portata di tutti l’inclusione alla formazione, sia nella scuola che nel lavoro, in modo da permettere una maggiore diffusione delle capacità e delle competenze funzionali ai rapporti interpersonali. Il miglioramento delle conoscenze rimane di grande importanza soprattutto nel coinvolgimento di un maggior numero di persone, in un dialogo aperto e non giudicante, partendo dal territorio locale fino ad arrivare ad un livello internazionale.

 

  1. Agli studenti verranno consegnati tre articoli di riviste diverse ma con lo stesso argomento (cercare i punti in comune e quelli in disaccordo fra gli articoli e costruire come un giornalista dei nuovi punti di riferimento che si leghino maggiormente alla realtà). A titolo di esempio: 

https://notizie.virgilio.it/medvedev-minaccia-la-terza-guerra-mondiale-cosi-rispondera-la-russia-in-caso-di-intervento-nato-in-crimea-1534308

 

https://www.rainews.it/articoli/2022/06/russia-medvedev-nato-in-crimea-sarebbe-3a-guerra-mondiale-missile-russo-in-centro-commerciale---bd5fa5ba-400f-4032-9f47-63c1831df24b.html

 

https://www.money.it/terza-guerra-mondiale-russia-minaccia-nato-catastrofe-completa

 

  1. Condivisione in classe fra i punti di comunanza e divergenza ritrovati dai singoli studenti nel confronto fra gli stessi articoli e lettura degli articoli scritti con approfondimento e discussione per generare un pensiero critico rispetto le notizie stesse e come effettivamente sono state riportate.