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Cosa esiste già per contrastare il fenomeno?

Alberto Frizzerin,

Spin Off Università degli Studi di Padova

Quali risorse possiamo attivare (come studenti in classe, insegnanti, genitori, cittadini)?

Strumenti utili, laboratori di competenze


L'impatto negativo delle Fake News è stato investigato da diversi autori e dimostra che questo fenomeno abbia delle implicazioni sulla fiducia del pubblico nel giornalismo e sulla stessa democrazia (Picton e Teravainen, 2017).

Dati i cambiamenti nel panorama dei media digitali e in legame alle Fake News, sono necessari cambiamenti corrispondenti ai concetti di informazione e disinformazione.

La Commissione “Fake News and the Teaching of Critical Literacy Skills in Schools” ha svolto nel 2018 nel Regno Unito una ricerca dove gli insegnanti hanno evidenziato notevoli preoccupazioni in merito all’impatto delle Fake News. Gli studenti appaiono preoccupati, confusi e sfiduciati davanti al problema. Inoltre gli  stessi insegnanti hanno anche sollevato preoccupazioni sulla tendenza degli alunni a "credere a tutto senza dubbi”, influenzando allo stesso tempo l'autostima degli studenti.

E’ allora il caso che i nostri studenti abbiano delle strategie di ricerca e delle abilità utili per giungere alle informazioni corrette. 

I canali social determinano poi un’ulteriore conseguenza sul nostro modo di processare le informazioni: si parla spesso di effetto bolla per intendere un meccanismo di diffusione e presentazione delle notizie online attraverso un passaparola di click. In questo senso la differenziazione delle notizie sarebbe solo appannaggio del web perché in realtà la loro apparizione sarebbe determinata da una serie di algoritmi che, al fine di migliorare la navigazione online, filtrano i contenuti in termini di somiglianze, affinità sociali ed emotive sulla base delle personali ricerche online. Con questo meccanismo però le opinioni e le notizie divergenti sono difficilmente destinate a incontrarsi e l’informazione stessa a rimanere parziale e limitata.

Ci sono poi scelte più prettamente stilistiche che puntano a rendere accattivanti i contenuti proposti. La selezione delle parole ha infatti un potere specifico nel determinare sensazioni e percezioni capaci di alimentare l’interesse e il coinvolgimento per un certo tema, oltre che avere un impatto emotivo in grado di plasmare stati d’animo e pensieri. 

Un fenomeno caro al giornalismo di oggi, ma in realtà esistente da molto tempo, è il meccanismo della post verità, intesa come la condizione che riferisce o denota, circostanze in cui fatti oggettivi sono meno influenti nel formare l’opinione pubblica di quanto non lo siano gli appelli all’emozione e alle credenze personali. Si determina cioè un’attivazione di emozioni forti di fronte a notizie sensazionali che di contro riduce l’efficienza dei centri corticali deputati al pensiero razionale.

Tutto questo insieme di conoscenze psicologiche ha contribuito a ricercare precise modalità, tramite scelte stilistiche più che contenutistiche, volte a influenzare e manipolare l’opinione pubblica. Secondo questo meccanismo il riferimento per l’informazione non sarebbe più tanto la verità o la non verità di una notizia, quanto piuttosto il suo essere o meno una novità.

 

Obiettivi:

Al giorno d’oggi fare una ricerca e informarsi non è semplice, l’obiettivo di questa scheda didattica è quello di dare delle strategie ai ragazzi per permettere loro di imparare a fare una ricerca nel miglior modo possibile e di poterla mettere in pratica al fine di ricercare la verità.

 

Metodologia:

  1. Brainstorming 

Questa attività, è  molto utile in quanto permetterà allo studente di focalizzare la sua attenzione sul tema permettendogli di recuperare le informazioni che già possiede e le esperienze maturate.

Ne consegue che le informazioni che l’insegnante fornirà saranno apprese con maggiore consapevolezza favorita da una motivazione intrinseca elevata. La tecnica del brainstorming consente di rievocare i vissuti emotivi e le rappresentazioni sociali e culturali rispetto all’argomento trattato.

2. Spiegazione del Docente

3. Lavoro collettivo cooperative learning

4. Condivisione delle informazioni e delle riflessioni relative all’attività svolta

 

Svolgimento:

1.Brainstorming il docente chiederà agli studenti di riflettere ed esprimere le loro idee e le loro informazioni partendo da queste domande: 

Come si fa una ricerca?

Dizionario enciclopedia, cosa sono, li avete a casa?

Quanto li usate? E in quali occasioni?

Che siti utilizzate per fare le vostre ricerche?

Si può fare ricerca su Facebook, Instagram, Tik Tok?

 

2.Spiegazione docente su come fare la ricerca 

Come si fa una ricerca?

  1. definiamo l’argomento
  2. poniamoci domande appropriate
  3. scegliamo gli strumenti adeguati per svolgere la ricerca
  4. ricerchiamo i materiali e i contenuti
  5. leggiamo e analizziamo criticamente i materiali
  6. facciamo una selezione fra i materiali
  7. svolgiamo una sintesi dei contenuti

 

Strumenti e fonti di ricerca: dizionario enciclopedia, cosa sono, li avete a casa?

Dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, relativamente ai casi anomali) delle variazioni puramente flessionali, disposta secondo criteri prefissati e accompagnata generalmente dalla definizione del significato delle parole stesse.  (Treccani)

Dizionari della lingua italiana: Garzanti, Treccani, Zingarelli ecc.

Enciclopedia: Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che formano un’educazione completa»

Enciclopedie in italia: Treccani, Rizzoli, De agostini

 

Quali siti utilizzate per fare le ricerche?

Google, Yahoo, Bing, DuckDuckGo!, Ecosia, sono motori di ricerca ossia sistemi automatici che, su richiesta, analizzano un insieme di dati e li classificano. Ma attenzione: quello che condividono è un’aspirazione ad agganciarsi a ciò che funziona e ottiene attenzione online, e a riprodurlo (spesso anche monetizzando) attraverso i loro spazi digitali. 

Wikipedia, Treccani, Sapere.it sono enciclopedie online fruibili e accessibili a tutti, da differenziare fra loro le modalità di revisione dei dati, infatti per es. Wikipedia è un’enciclopedia online a contenuto libero: le informazioni vengono modificate direttamente dagli utenti, di conseguenza sarebbe necessario riverificare sempre le informazioni in esso contenute. 

E i social? Come portano l’informazione e come vi guadagnano? 

 

Proposta di svolgimento: 

Prima attività: il professore può avviare una prima discussione con gli studenti che provi a mettere a fuoco il loro modo di informarsi. In particolare si potrebbero offrire le seguenti suggestioni: 

Quali sono le notizie che mi interessano di più?

Che cosa cerco in una notizia? 

Mi soffermo al titolo di una notizia o di un post o vado ad approfondirne il contenuto?

Che cosa rende buono un articolo? Che cosa invece no?

Che cosa mi colpisce in un articolo?

Sono consapevole di come alcune parole possano avere un impatto a livello emotivo e di conseguenza catturare maggiormente l’attenzione?

Riesco a leggere un articolo per intero o la mia attenzione cede?

 

Si può quindi riflettere insieme su quali parametri vengano utilizzati nella scelta e valutazione di un articolo e insieme il livello di consapevolezza generale sulle diverse trappole esistenti nel web.

Seconda attività: per sondare il livello di consapevolezza degli studenti, l’insegnante può proporre diversi titoli di articoli selezionati da testate online, ma anche notizie circolanti sui social, e chiedere di valutarli secondo diversi parametri: 

-    Interesse

-    Impatto emotivo

-    Rilevanza del contenuto

Insieme gli studenti possono esprimere da quali parole sono maggiormente colpiti.

Il docente può proseguire approfondendo questo tema con un ulteriore passaggio: si divide la classe a gruppetti proponendo a ciascuno di osservare una testata di giornale o un titolo di notizia social online e studiare quali notizie vengono presentate e in quale modalità. Dopo una prima osservazione gli studenti possono individuare quali notizie li colpiscono maggiormente e perché (titolo, immagine, contenuto…). Il docente può invitare gli studenti a comporre la loro pagina di giornale con gli articoli e le inserzioni ritenute valide e rilevanti. 

A seguito del lavoro gli studenti tornano a confrontarsi condividendo le riflessioni svolte. In particolare si cercherà di mettere a fuoco che cosa veicola la scelta di un articolo e prendere consapevolezza di come i canali di informazioni e le diverse scelte stilistiche ci influenzino a livello psicologico. 

Il lavoro potrà terminare con un piccolo elaborato scritto che riassuma le competenze acquisite in termini di criteri individuati per orientarsi nel ricon