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La Toscana come set cinematografico

di Maria Vezzoli

Formatore OPPI, già docente di scienze nelle scuole secondarie superiori

 

L’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, insieme alla Regione Toscana, ha realizzato, per l’anno scolastico 2021-2022, la quattordicesima edizione del concorso “Ambient’Amo - Percorsi di educazione ambientale” riservato alle scuole toscane partecipanti al progetto “Il Quotidiano in Classe”. Nell’ambito del concorso i ragazzi, negli anni, si sono occupati di diversi temi: dalla gestione dei rifiuti, al traffico, alla viabilità, sino a giungere ai progetti urbanistici d’impatto ambientale, alla valorizzazione dei piatti tipici della tradizione regionale e alla scoperta delle bellezze urbane e naturalistiche del territorio toscano.

L’Osservatorio e la Regione Toscana hanno convenuto quanto sia importante che i giovani dimostrino il personale senso di appartenenza a una comunità e la partecipazione attiva alla vita della società civile, per questa ragione anche nel 2022/2023 gli studenti della regione saranno coinvolti attivamente in un nuovo e sfidante contest.

Per il 2022/2023 c’è una nuova proposta, sempre ricca e stimolante; gli studenti dovranno partecipare ad un contest (concorso) fotografico sul tema "La Toscana come set cinematografico che è stata e che vorrei…".

Gli alunni dovranno cercare dei luoghi che sono stati set cinematografico o che lo potrebbero diventare, scattando delle fotografie e corredandole con una breve spiegazione di quanto questi ruoli hanno rappresentato o potrebbero rappresentare in un immaginario nuovo film o serie televisiva.

Come le precedenti, la proposta è formulata per far “muovere gli allievi” nel territorio, costruendo e utilizzando saperi scolastici e extrascolastici e progettando concretamente nell’ambito di un vero e proprio “compito di realtà”.  In particolare, promuove una riflessione su cinema e tv, invitando i ragazzi a ripensare in maniera critica e autoformativa spettacoli di cui hanno fruito/fruiscono. Un esercizio utile, in un tempo in cui, direbbe un neurolinguista, i canali visivi e auditivi di bambini, giovani e adulti, e spesso anche anziani, sono letteralmente “ingorgati” da un vero e proprio bombardamento sonoro e visivo. Smartphone, tablet, tv, forse il cinema un po’ meno presente. Il cinema, tuttavia, è una sorta di “genitore” di tutti gli altri media. 

Il lavoro proposto dalla Regione Toscana può essere pensato per ogni singolo studente, o per piccoli gruppi, ma è comunque importante, Covid-19 permettendo, una continua condivisione e rielaborazione in classe dei traguardi raggiunti, perché il sapere di ognuno e soprattutto la riflessione critica compartecipata integrino, arricchiscano e si arricchiscano con i saperi e le riflessioni di tutti. E per di più ciascuno potrà scoprire e riscoprire luoghi noti e meno noti scoperti e riscoperti dagli altri.

 

La Toscana come set cinematografico che è stata e che vorrei

“Cinema, è boom di set in Toscana. Ecco tutti i film girati nel 2021” titola “La Nazione” del 20 gennaio 2022. E prosegue: “Tra film, documentari, serie tv e prodotti audiovisivi, nel 2021 sono arrivate in Toscana 146 produzioni, per una ricaduta economica sul territorio di oltre 13 milioni di euro… Le 146 produzioni audiovisive approdate in Toscana nel 2021 hanno riguardato 22 lungometraggi, 9 serie tv, 11 cortometraggi, 34 documentari36 set tra shooting fotograficivideoclip e spot commerciali, 34 format tv. Le giornate di lavorazione sono state in tutto 1.094: 732 le giornate di ripresa e 362 quelle di preparazione. Ad essere impiegate nei vari set sono state 611 maestranze tecniche e 400 società di servizi locali, con un incremento del 150 per cento rispetto al 2020…”.

Se questi dati riguardano solo il 2021, sappiamo tuttavia che la Toscana ha offerto fin dall’inizio della storia del cinema e poi della televisione ambientazioni particolarmente importanti e suggestive. A volte memorabili: una per tutte, quella de “Il Paziente inglese (1996) vincitore di ben 9 Oscar, girato nella splendida Pienza.

Non ci sembra il caso di elencare qui le numerosissime produzioni cinematografiche e televisive ambientate in Toscana. Basta digitare alcune parole chiave (es. Toscana set cinema) per trovare elenchi e descrizioni.

Wikipedia, addirittura, (https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Film_ambientati_in_Toscana) presenta in ben 116 pagine un elenco alfabetico di luoghi toscani e di film che vi son stati girati!

Ricordiamo che nel 2011 Gianni Canova e Luisella Farinotti hanno curato una ricerca sulla “geografia” del cinema italiano contemporaneo, i cui risultati sono pubblicati in “Atlante del cinema italiano. Corpi paesaggi figure del contemporaneo” - Garzanti, 2011.

 

Cosa fare con i ragazzi

Lavorare con i ragazzi per aiutarli nella preparazione al concorso avrà un importante risvolto formativo: formare alla fruizione intelligente di cinema e tv è una parte fondamentale della formazione all’immagine, dell’educazione allo sguardo e all’ascolto. E, in generale della formazione di un cittadino consapevole e non supinamente imbottito di suoni e immagini propinati dai media.

Proponiamo quindi solo pochi spunti di riflessione preliminari per insegnanti e studenti. Per brevità, quando usiamo il termine “cinema” ci riferiamo anche a produzioni televisive e simili.

- Il cinema è un modo di conoscere il mondo. Uno sguardo multiplo di registi, sceneggiatori, soggettisti, autori, attori, costumisti… chiediamoci come ciascuno di questi protagonisti esprima la propria visione.

- Il cinema suggerisce la comprensione e l’uso della metafora, che ci sembra importante: spesso i giovani - e non solo loro - tendono a considerare letteralmente le metafore, con conseguenze pericolose di rigidità di pensiero, manicheismo, scarsa flessibilità e tolleranza.

- Il cinema potenzia il ruolo della narrazione; la narrazione per immagini ha una presa emotiva molto forte ed è motore di apprendimento, di riflessione su di sé e sul mondo.

- Il cinema ha un coefficiente di penetrazione nella sfera di attenzione del soggetto molto elevata.

- Il cinema stimola non solo l’attenzione, ma anche processi e capacità di selezione e uso della memoria. 

- “Il cinema ha questo di bello: assomiglia alla vita con una differenza, è meno noioso” questo non lo diciamo noi, lo diceva Alfred Hitchock.

Esistono molti modi per leggere un film.

Per questa operazione educativa pre-ricerca segnaliamo agli insegnanti, oltre al già citato lavoro di Canova e Farinotti, alcuni testi magari non nuovissimi ma fondamentali:

*Alberto Agosti - Pratiche didattiche sullo schermo - per un pensare riflessivo sull’insegnamento - FrancoAngeli 2016

*Francesco Cappa, Emanuela Mancino - Il mondo, che sta nel cinema che sta nel mondo - Il cinema come metafora e modello per la formazione - Mimesis 2005

*Dario d’Incerti, Massimiliano Santoro, Giuseppe Varchetta - Schermi di formazione - i grandi temi delle risorse umane attraverso il cinema - Guerini e associati, 2000

*Dario d’Incerti, Massimiliano Santoro, Giuseppe Varchetta - Nuovi schermi di formazione - i grandi temi del menagement attraverso il cinema - Guerini e associati, 2010

*Gianni Canova - Cinemania. 10 anni 100 film - Marsilio 2010

 

Guardare film, andare in giro, scegliere, fotografare ci sembrano le proposte che possiamo fare agli allievi:

 

Guardare film 

Si possono scegliere/proporre film o serie televisive (parti) sia ambientati in Toscana sia altrove. I ragazzi stessi potranno proporre lavori già da loro visti. Si promuoverà una riflessione e un dibattito in gruppi e in classe. Solo alcune domande-guida:

- Che ruolo ha il paesaggio, sia urbano sia naturale?

- Il paesaggio diventa protagonista o è solo uno sfondo o…?

- Il paesaggio diluisce o induce tensione?

- Il paesaggio suggerisce pensieri? Quali?

- L’ambientazione suggerisce stati d’animo come paura, serenità, dolore, gioia, spaesamento, confusione, conforto, monotonia, solitudine, speranza, attesa, tristezza, tranquillità…?

- L’ambientazione aiuta a comprendere relazioni sociali o interpersonali o pare indifferente?

Dal confronto emergeranno punti di vista diversi che è opportuno rispettare e là dove possibile utilizzare per costruire uno sguardo “largo” sull’uso del paesaggio nei diversi film.

Andare in giro

Non c’ è che l’imbarazzo della scelta nella ricerca di luoghi da fotografare. I ragazzi potranno scegliere ambienti già usati in film che hanno visto e riproporli da punti di vista diversi, leggerne significati emozionali e culturali. Potrebbero addirittura scegliere i paesaggi di un film noto e utilizzarli per ambientarvi una storia tutta diversa!

In alternativa potranno cercare “nicchie” non sfruttate, nuove, proponendo significati: perché quel luogo mi suggerisce una storia, un pensiero, una vicenda vera o di fantasia?

Interessante proporre la ricerca di luoghi in cui ambientare la propria autobiografia, sia quelli dove davvero si è vissuti sia altri, diversi, che rappresentino comunque la propria vita e il proprio sentire.

Fotografare

Pensiamo sia opportuno non enfatizzare l’aspetto tecnico del fotografare. Chi può disporre di attrezzature fotografiche di buon livello è certamente privilegiato, ma lasciamo spazio a chi dispone del solito telefonino “qualunque”. Siano privilegiate creatività, fantasia, originalità nella scelta del luogo, dell’inquadratura speciale e suggestiva di pensieri, narrazioni, idee. Promuoviamo il pensiero riflessivo e autoriflessivo su immagini già viste come su immagini “nuove” e quindi pro-muoviamo (qui con il trattino! n.d.a) l’abitudine alla narrazione, imprescindibile fonte di apprendimento.

 

Incentivo al turismo 

Abbiamo parlato dell’importante ricaduta economica della presenza di set cinematografici in Toscana, citando i dati del 2021. Sottolineiamo ancora, quasi ce ne fosse bisogno, l’importante ricaduta sul turismo. Cinema e televisione hanno una sorta di potere magico di far conoscere in tutto il mondo luoghi a volte poco conosciuti, spingendo la gente a visitarli non solo per la bellezza, l’interesse artistico o naturalistico, ma anche per rivivere l’emozione del film. Un potere evocativo fortissimo: ricordiamo che in USA, tra Utah e Arizona, nella famosa Monument Valley dove, fu girato nel lontano 1939 “Ombre Rosse”, sono puntualmente segnalati i punti più famosi con denominazioni come “John Ford Point” e “John Wayne Point”. Presso quest’ultimo un paziente cavallo chiede pochi dollari per accogliere sul dorso un improvvisato cavaliere che verrà fotografato a raffica! 

Scrive ancora La Nazione: “I tanti set ospitati nel 2021 in Toscana lasciano dunque ben sperare per un possibile aumento, in futuro, dei turisti che sceglieranno la Toscana, auspicabilmente in modo diffuso, per le loro vacanze”.

E speriamo e soprattutto facciamo in modo che si tratti di un turismo civile e rispettoso di una regione splendida e di plurimillenaria cultura.