Marco Tortora
Presidente Associazione FAIR
Obiettivo generale dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite per il tema delle città e delle comunità riguarda la possibilità di trasformare le aree urbane, luogo sempre più di residenza della maggior parte della popolazione mondiale, in aree che siano sempre più inclusive, sicure, durature e sostenibili.
Oggi il mondo è sempre più urbanizzato: nel prossimo futuro, la maggior parte della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane (60% entro il 2030; UN2022). Le città sono dunque sempre più motore dello sviluppo economico di territori e comunità. Infatti creano circa il 60% del PIL mondiale ma allo stesso tempo, quali effetti collaterali, sono le aree dove si produce il 70% delle emissioni globali di CO2 e l’uso delle risorse cresce in modo drastico (UN, 2022).
La crescita rapida delle aree urbane e l’arrivo di immigranti dalle aree rurali e povere, che scappano da condizioni di miseria alla ricerca di migliori condizioni di sopravvivenza e opportunità, aumentano le pressioni sulle aree stesse, sulle persone e sull’ambiente.
Alcuni dati (UN, 2022): metà dell'umanità – 3,5 miliardi di persone – vive nelle città oggi e si prevedono 5 miliardi di cittadini entro il 2030, il 70% entro il 2050. Il 95 per cento dell'espansione urbana nei prossimi decenni avverrà nei paesi in via di sviluppo dove oltre 828 milioni di persone vivono negli slum, in particolare in Asia. Le città del mondo, quali motore di sviluppo economico, occupano solo il 3% della terra terrestre ma consumano tra il 60 e l’80% del consumo totale di energia e il 75% delle emissioni di carbonio.
In questo contesto globale, Europa e Italia, seppur con delle differenze, non fanno eccezione. I singoli sotto temi e indici rivelano una situazione stabile per l’Europa e l’Italia con alcune performance che sono peggiorate a causa , anche, degli effetti delle politiche di contrasto alla pandemia. Questo spiega la crescente attenzione e attuazione di politiche e azioni verso le città quali luoghi chiave per lo sviluppo sostenibile, centri multifunzionali a forte impatto sociale e ambientale.
I Target del Goal 11 “Città e Comunità Sostenibili”
Come possono Governi, imprese, enti e persone contribuire agli Obiettivi dell’Agenda 2030 e nello specifico al Goal 11 in relazione ai loro territori e città? L’Unione Europea e l’Italia grazie a politiche e scelte ad hoc stanno proseguendo nel loro percorso di sostenibilità (Next Generation EU, PNRR, Fitfor55, ecc.) e stanno aiutando Stati membri e comunità regionali e locali a perseguire i loro piani di miglioramento di sostenibilità con riferimento alle aree urbane.
Prima di vedere nel dettaglio i risultati raggiunti e le possibili aree di miglioramento, si riportano qui i Target per il Goal 11.
Questi Target servono a monitorare il proprio contributo in termini di creazione di impatti positivi o riduzione di quelli negativi. In particolare, i target dovranno essere considerati nel momento della scelta del tema da sviluppare e per il quale rimandiamo ai seguenti paragrafi.
TARGET:
11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad un alloggio e a servizi di base adeguati, sicuri e convenienti e l’ammodernamento dei quartieri poveri
11.2 Entro il 2030, fornire l'accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani
11.3 Entro il 2030, aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano in tutti i paesi
11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo
11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di morti e il numero di persone colpite da calamità, compresi i disastri provocati dall’acqua, e ridurre sostanzialmente le perdite economiche dirette rispetto al prodotto interno lordo globale, con una particolare attenzione alla protezione dei poveri e delle persone in situazioni di vulnerabilità
11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti
11.7 Entro il 2030, fornire l'accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilità
11.a Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale
11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”[1], la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli
11.c Sostenere i paesi meno sviluppati, anche attraverso l'assistenza tecnica e finanziaria, nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti che utilizzino materiali locali.
L’Europa e il Goal 11 “Città e Comunità Sostenibili”
L’ultimo Rapporto ASviS (2021) riporta l’andamento dell’Unione Europea rispetto al raggiungimento del Goal 11 “Città e Comunità Sostenibili” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite come stabile rispetto all’uso di un indice composito relativo agli ultimi dieci anni.
Nello specifico, si evidenzia come a un andamento positivo nella prima parte del periodo considerato (2010-2014) è seguito un andamento stabile con alcune interessanti positività sopratutto nell’ultimo anno rilevato (2019), anche se tali positività sono state bilanciate da alcune negatività persistenti.
Nel caso delle positività, il miglioramento dipende dall’andamento positivo (diminuzione) dell’esposizione della popolazione europea alle Pm10 passate da 27,2 (2010) a 20,5 μg/m3 (2019). Altri miglioramenti (diminuzioni o invarianze) vengono riportati nelle voci relative al sovraffollamento delle abitazioni (dal 19,1% nel 2010 al 17,1% nel 2019) e nella voce relativa alla quota di uso dell’automobile (82,8% nel 2019).
L’Italia e il Goal 11 “Città e Comunità Sostenibili”
L’Italia si comporta secondo l’andamento europeo nella seconda parte del periodo considerato (2014-2019), riportando quindi stabilità o non evidenti miglioramenti. Purtroppo questo andamento consolida la posizione italiana nel ranking europeo al di sotto della media europea. Questo risultato si spiega principalmente sulla base di due indici e del loro andamento negativo: il tasso di sovraffollamento delle abitazioni (aumentato al 28,3% contro il 17,1% dell’UE) e l’esposizione alle Pm10 (aumentata al 25,5 μg/m3 rispetto a 20,5 dell’Ue).
Al di sotto della stabilità riportata, come anche evidenziato dagli indici di cui sopra, i singoli indici si muovono compensandosi tra loro, alcuni con valori positivi, altri con valori negativi. Infatti, lo stesso Rapporto registra andamenti positivi per il valore limite giornaliero previsto per l’indice Pm10 (-45,7% periodo 2012-2019) e per il dato relativo alla difficoltà di accesso ai servizi (-1,1% periodo 2010-2019), mentre valori negativi per l’offerta del trasporto pubblico locale (-7,2%, 2010-2019), l’abusivismo edilizio (+5,4%, 2010-2020) e il sovraffollamento delle abitazioni (+4%, 2010-2019).
Gli andamenti negativi di alcuni indici, specialmente nell’anno 2020, sono necessariamente da collegare agli effetti creati dalla pandemia e dalle relative azioni di lockdown o di altre misure di sicurezza (es. incremento della quota di persone che raggiungono il luogo di lavoro con mezzi privati).
Possibili idee sul Goal 11 “Città e Comunità Sostenibili”
Si riportano alcune aree tematiche che si collegano direttamente agli indicatori dell’obiettivo Goal 11 “Città e Comunità sostenibili” e che possono essere usate come spunto per lo sviluppo di idee e progetti dal basso che contribuiscano in maniera significativa a creare comunità e territori resilienti, intelligenti, inclusivi, sicuri e sostenibili.
- Sicurezza stradale e mobilità intelligente
- Investimenti pubblici verdi e transizione ecologica delle città
- Cittadinanza attiva, diritti dei minori e parità di genere
- PA e servizi ai cittadini
- Parchi e aree verdi
- Sport e turismo, Arte
- Tecnologia, Innovazione e startup
- Partecipazione dal basso, uguaglianza cittadini
- Inquinamento , aree verdi e rifiuti
- Sviluppo delle aree rubane e peri-urbane, aree montane
- Comunità, terzo settore e servizi sociali
- Smart working e lavoro
- Bacini idrici e altre risorse naturali
- Micromobilità ciclabilità, logistica urbana
- Agricoltura urbana
LINK
UN Environment Programme : Cities – investing in energy and resource efficiency
UN Environment Programme Climate Neutral Network
UN Environment Programme: Cities and Climate Change
UN Population Fund: Urbanization
ICLEI – Local Governments for Sustainability