In un panorama nazionale particolarmente diffidente nei confronti dell'immigrazione, i giovani che partecipano al progetto "Il Quotidiano in Classe" si dimostrano più preparati dei loro coetanei a cogliere tutte le opportunità culturali e sociali offerte dalla presenza degli stranieri sul territorio italiano.
È quanto emerge dalla ricerca presentata dall'istituto GfK Eurisko questa mattina al convegno "Giovani Lettori, Nuovi Cittadini", promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani - Editori e dall'Acri al Grand Hotel di Firenze.
"I giovani italiani coinvolti dall'iniziativa promossa da Andrea Ceccherini e dalla sua organizzazione nelle scuole superiori - ha illustrato Remo Lucchi, amministratore delegato di GfK Eurisko - pur restando molto critici nei confronti dell'immigrazione, sviluppano un percorso di accettazione molto più rapido dei loro coetanei che non entrano in contatto con Il Quotidiano in Classe.
Emerge così che, rispetto alla percezione circa la presenza degli immigrati nel Paese, il 79% dei giovani italiani che lo considera un fatto negativo scende al 73% tra i ragazzi del progetto "Il Quotidiano in Classe". "Queste percentuali molto alte - ha spiegato Remo Lucchi - derivano dal fatto che gli adolescenti vivono una fase della propria vita in cui sono completamente concentrati sulla costruzioni si loro stessi e della loro identità, dunque sono molto critici verso l'immigrazione, perché vi vedono una minaccia concreta ai loro diritti di cittadinanza e di sicurezza".
I benefici del progetto promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani - Editori non si fermano però al perimetro dell'immigrazione, ma coinvolgono un generale progresso dell'inclusione delle giovani generazioni nella vita sociale.
"Le nostre rilevazioni - ha spiegato Lucchi - ci mostrano chiaramente che "Il Quotidiano in Classe" permette un'evoluzione dei ragazzi che va nella direzione di aumentare quantitativamente e migliorare la qualità della partecipazione civile e sociale dei ragazzi, in termini di maggiore interesse verso ciò che accade intorno a loro, più propensione al lavoro di squadra, crescente coscienza sull'importanza di pagare le tasse, maggiore partecipazione al voto (dal 44% al 63%), più interesse per la politica (dal 37% al 46%). È un percorso che i ragazzi vivono in maniera molto positiva, al punto che il 90% desidera ripetere il progetto negli anni seguenti".
Sul fronte del rapporto con i giornali quotidiani, il progetto "Il Quotidiano in Classe" eleva dal 47% al 64% la percezione dell'importanza del quotidiano cartaceo come strumento di informazione ed aumenta la propensione alla lettura e all'acquisto.
Di fondamentale importanza anche gli effetti del progetto sul rapporto tra giovani e scuola: "Il Quotidiano in Classe" aumenta la propensione dei ragazzi alla partecipazione scolastica, allo studio, all'impegno nelle attività didattiche e alle relazioni con i compagni di classe.
"Complessivamente - ha concluso Lucchi - "Il Quotidiano in Classe" dà vita e alimenta un circolo virtuoso di crescita dei ragazzi, in tre dimensioni che formano la cittadinanza: assunzione di responsabilità, informazione e acquisizione di cultura".