Andrea Ceccherini svela “Young Factor Europe”, il primo progetto di educazione economica e finanziaria di statura europea
Andrea Ceccherini svela “Young Factor Europe”, il primo progetto di educazione economica e finanziaria di statura europea che punta ad alimentare il senso di appartenenza dei giovani all’Unione.
Per la prima volta gli studenti avranno a disposizione materiali qualificati di alfabetizzazione economico-finanziaria, nonché delle vere e proprie Masterclass registrate da alcuni Governatori delle Banche Centrali nazionali e dal Vicepresidente BCE.

Il senso di appartenenza all’Europa e la partecipazione attiva alla vita sociale e istituzionale dell’Unione passano dall’educazione economica e finanziaria, un linguaggio universale che deve essere padroneggiato da quei giovani che vogliono stare dentro la società.
Questo lo spirito di “Young Factor Europe”, il progetto digitale di economic and financial literacy svelato in assoluta anteprima da Andrea Ceccherini, Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, a conclusione della seconda giornata di “Young Factor 2025. Un dialogo tra giovani, economia e finanza” la conferenza internazionale che fino a domani mette a confronto 360 studenti di 6 paesi dell’Unione con altrettanti banchieri centrali e con il Vicepresidente della Banca Centrale Europea.
“Oggi siamo qui insieme – ha esordito Andrea Ceccherini rivolto agli studenti – per presentare il primo progetto di statura comunitaria che scommette sullo sviluppo del pensiero critico e sull’educazione economico-finanziaria per favorire il vostro senso di appartenenza e il vostro livello di partecipazione all’Unione Europea. Lo abbiamo battezzato “Young Factor Europe”.
E proprio per dare concretezza a questo orizzonte europeo, da novembre prossimo il progetto sarà testato gratuitamente nelle scuole che vorranno aderirvi a livello sperimentale in Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Italia per coprire entro 5 anni tutti i Paesi dell’Unione.
A conclusione della tavola rotonda che ha visto gli studenti confrontarsi con i banchieri centrali di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Portogallo, Andrea Ceccherini ha esortato i Governatori a coltivare il dialogo con le giovani generazioni: “Tocca anche a voi alimentarlo, perché ogni dialogo che si rispetti ha bisogno di almeno un interlocutore, ossia di due parti in relazione l’una con l’altra. Il nostro progetto nasce proprio con questa ambizione. Avvicinare due mondi che nel tempo si erano allontanati tra loro, chiedendo a ciascuno di questi di fare la propria parte, per riuscire insieme a fare la differenza. Ed è proprio perché questo dialogo non resti occasionale, ma possa diventare costante nel tempo, che l’Osservatorio ha pensato e realizzato la piattaforma Young Factor Europe”.
Uno stimolo che ha subito raccolto il sostegno pubblico dei Governatori presenti, in particolare di Mario Centeno, Governatore della Banca Centrale del Portogallo, Klaas Knot, Presidente della Banca Centrale dei Paesi Bassi, di Joachim Nagel, Governatore Bundesbank e di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia.
Il coinvolgimento dei banchieri centrali, l’autorevolezza delle collaborazioni con le Università e i Media, il formato interamente digitale e, non da ultima, la totale gratuità della piattaforma fanno di Young Factor Europe una straordinaria opportunità di crescita per i giovani europei.
“Puntiamo così – ha aggiunto Andrea Ceccherini - con Young Factor Europe, nel corso di un quinquennio scolastico, ad offrire agli studenti un vocabolario fatto da 50 parole chiave dell’economia e della finanza, che consenta loro l’accesso a quella che oggi consideriamo essere la lingua più parlata al Mondo: l’economia. Una lingua che vorremmo divenisse un lessico sempre più famigliare per voi giovani europei”.
L’Europa, ancora una volta, come sempre, al centro di Young Factor e della conferenza internazionale. “Vogliamo i giovani in campo – ha proseguito il Presidente dell’Osservatorio – anche per raccogliere l’appello che il nostro Presidente Sergio Mattarella rivolse solo quale mese fa alle Istituzioni comunitarie: nessun dorma! Con quel monito il nostro Capo dello Stato puntava a dare ritmo al percorso troppo lento di costruzione di un’unione politica. A chi è impegnato in questo percorso noi oggi, tutti insieme, vogliamo far suonare la sveglia! Vogliamo che suoni da Milano, da questa conferenza internazionale, una wake up call verso le Istituzioni comunitarie, perché sentiamo che the time is now! È ora di andare, con i giovani dentro e non fuori, con la loro energia, il loro passo e la loro velocità.
A completare una costruzione che da comunità oggi solo economica e finanziaria, nata intorno alla moneta, possa divenire vera e propria Unione politica. Con lo spirito dei padri fondatori e con l’energia di voi giovani d’Europa”.
