Presentato il progetto internazionale Doubt and Debate

Andrea CECCHERINI (Presidente Osservatorio for independent thinking) e Pietro LABRIOLA (CEO TIM) insieme a Joe KAHN (Direttore The New York Times), Mark THOMPSON (CEO CNN) e Robert THOMSON (CEO News Corp il gruppo multimediale che edita The Wall Street Journal) hanno spiegato mission e valori del nuovo progetto internazionale di tech-media literacy promosso dall’Osservatorio for independent thinking.

Andrea Ceccherini

Andrea CECCHERINI: “Con Doubt and Debate vogliamo scalfire le certezze che polarizzano, le convinzioni che separano e radicalizzano per aprire la strada al dubbio ed al confronto, due esercizi necessari in un mondo che – forse anche per questo – sembra essere sempre più in fiamme”.

PIETRO LABRIOLA: "Possiamo costruire le reti più veloci d'Europa, ma senza persone consapevoli non ci sarà progresso. La tecnologia è un ponte, serve saperci camminare sopra". 

(Milano, 14 ottobre 2025) In un Teatro San Babila con oltre 500 studenti delle scuole secondarie superiori italiane, Andrea CECCHERINI (Presidente Osservatorio for independent thinking) ha presentato, in occasione dell’evento di lancio - condotto dalla giornalista Maria Latella il nuovo progetto internazionale di tech-media literacy Doubt and Debate.

Doubt and Debate è il nuovo progetto internazionale e multimediale dell’Osservatorio che responsabilizza i giovani a essere sempre più cittadini informati in un’era digitale guidata dagli algoritmi e segnata dalla disinformazione e dal diffondersi delle fake news.

Attraverso l’alfabetizzazione tecnologica e mediatica, i giovani rafforzano la coscienza critica, essenziale nell’era dell’intelligenza artificiale e imparano a guardare il mondo anche con gli occhi degli altri, aprendosi ai diversi punti di vista, per combattere la polarizzazione.

Doubt and Debate è una piattaforma che permette alle classi di accedere a lezioni dinamiche e a contenuti esclusivi multimediali, grazie a media partnership internazionali di altissimo standing e reputazione (CNN, The New York Times, The Wall Street Journal, The Washington Post, in Spagna El Pais, Cinco Dias, ABC, LAVANGUARDIA, SER e in Italia Rai, Mediaset, Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il Giornale).

“Con Doubt and Debate – ha dichiarato Andrea CECCHERINI rivolgendosi agli studenti presenti in sala – vogliamo scalfire le certezze che polarizzano, le convinzioni che separano e radicalizzano per aprire la strada al dubbio ed al confronto, due esercizi necessari in un mondo che – forse anche per questo – sembra essere sempre più in fiamme. Ci battiamo contro il tentativo di ridurre le persone umane al rango di fantasmi di sé stessi, a livello di zombie eterodiretti, che hanno, più o meno consapevolmente, mandato il loro cervello al macero. Ci battiamo contro chi vuole favorire le condizioni più favorevoli dove propaganda e manipolazione possano far breccia. Con Doubt and Debate – ha proseguito CECCHERINI - puntiamo a svegliare le coscienze, e a sviluppare il pensiero critico dei giovani proprio nell'era segnata da diffondersi dell'intelligenza artificiale, per tenere la persona al centro e la tecnologia al suo servizio. E non il contrario. Per noi di Osservatorio for independent thinking in questo quadrante della storia in cui i più investono sull'intelligenza delle macchine è venuto il tempo di tornare ad investire sull'intelligenza umana delle persone. E lo faremo in grande stile, con alleanze senza precedenti. Partendo proprio dalle persone più importanti al mondo: i giovani, a cui vogliamo ricordare che hanno una testa sulle spalle e il dovere di saperla usare perché quella è e sarà sempre la sola e unica bussola su cui potranno contare se vorranno tenere la rotta delle loro vite in pugno e restare al timone del loro viaggio. Chi crede in questa scommessa – ha concluso il Presidente dell’Osservatorio for independent thinking Andrea CECCHERINI – ci segua e ci stia vicino per scrivere insieme una pagina nuova, dove dubbio e dibattito rappresenteranno i punti cardine intorno a cui far assaporare ai giovani il piacere e la curiosità di scoprire chi sono, di conoscere sé stessi e le opinioni che hanno"

Insieme ad Andrea Ceccherini, sul palco è salito anche Pietro LABRIOLA, CEO di TIM, main sponsor del progetto, che ha spiegato le ragioni per cui TIM ha scelto di sostenere, in Italia, questa iniziativa. TIM contribuirà al progetto lanciando anche una potente campagna social a supporto, per chiedere ai ragazzi di attivarsi e "metterci la faccia" condividendo cosa significa per loro prendere il controllo del digitale ed essere protagonisti delle proprie scelte: #RompiLaBolla #ViviFuoriDalDisplay.

"Oggi la finestra sul mondo passa attraverso un feed dove tutto finisce per assomigliarci, ma la buona notizia è che l'80% dei giovani chiede di capire come funzionano gli algoritmi. Non è diffidenza verso la tecnologia, è il desiderio di governarla – ha dichiarato Pietro LABRIOLA -. È da qui che comincia il nostro progetto. Con il coraggio dei ragazzi e la nostra forza, insieme rompiamo la bolla. Non per uscire dal digitale ma per entrarci davvero - con testa, spirito critico e libertà".

Durante l’evento ci sono stati anche gli interventi in diretta video di Joe KAHN (Direttore The New York Times), di Mark THOMPSON (Ceo CNN) e Robert THOMSON (Ceo News Corp) esponenti dei più autorevoli brand dell’informazione globale che partecipano al progetto che hanno dialogato con gli studenti sui contenuti della nuova iniziativa dell’Osservatorio di tech-media literacy e hanno espresso le ragioni per le quali i loro gruppi editoriali hanno scelto di essere al fianco dell’Osservatorio nello sviluppo di questo importante progetto.

Sono stati trasmessi anche una serie di messaggi registrati con gli “endorsement” dei Direttori e dei rappresentanti dei media partner, nazionali e internazionali, aderenti all’iniziativa Doubt and Debate come: Mauro CRIPPA (Direttore Generale dell’Informazione Mediaset),  Luciano FONTANA (Direttore Corriere della Sera),  Joe KAHN (Direttore The New York Times), Andrea MALAGUTI (Direttore La Stampa), Matt MURRAY (Direttore The Washington Post), Mario ORFEO (Direttore la Repubblica), Giampaolo ROSSI (CEO RAI), Alessandro SALLUSTI (Direttore Il Giornale), Fabio TAMBURINI (Direttore Il Sole 24 Ore), Mark THOMPSON (Ceo CNN) ed Emma TUCKER (Direttore The Wall Street Journal).